Crashdiet Official Website
CrashDiet s/t Cover
Artist: CrashDiet
Location: Sweden
Line-up:

Dave Lepard (vocals and guitar), Martin Sweet (guitar), Peter London (bass), Eric Young (drums)

Album: CrashDiet
Label & Pubblication Year: Demo ' 03
Tracklist: Gimme what i need / Out of line / Queen obscene / We play it, you scream it / Miss pain / California white / Riot in everyone
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Ecco a voi i CrashDiet, provenienti dall’invasione svedese, ottantiani fino al midollo, con un’immagine che non può far altro che ricordare la band più sporca, drogata, degenere e cattiva di tutti i tempi, vale a dire i Motley Crue. Vedendo le loro immagini in copertina ho seriamente temuto di trovarmi di fronte all’ennesimo clone di Vince Neil & C., ma appena è partita la traccia “#1” ho avuto modo di ricredermi, restando ampiamente ammaliato e allo stesso tempo sbalordito dalla proposta musicale dei cotonatissimi svedesi. Innanzitutto il combo in questione dimostra di avere assorbito alla perfezione le caratteristiche della scena hard rock nord europea degli 80’s, affondando le radici del proprio sound attorno a bands quali Europe e TNT dei periodi più elettrici, con l’esclusione dell’uso delle tastiere. La parte americana del sound è relegata a territori vicini ai Riot più hard rock oriented di “Fire down under”(’81), “Narita”(’79) o “Rock city”(’77), mentre la matrice Sunset Boulevard viene accennata solo qualche volta risultando quasi del tutto ininfluente . A dimostrarlo ci pensano songs quali “Gimme what i need” e “Riot in everyone” dove la voce di Dave Lepard si spinge spesso su tonalità altissime risultando simile a quella del grande Tony Hansen (TNT); oppure volendo a quella di Tony Moore (Riot) o King Diamond. Il chitarrismo, pur essendo ben presente, incisivo e di ottimo livello tecnico, non perde mai d’occhio la melodia permeando le songs in questione con un flavour epico e classico che vede il suo massimo splendore nei grandi chorus. “Out of the line” va proprio a fare leva sui primi Riot, mentre la successiva “Queen Obscene” mescola un chorus ripescato da “Love bomb baby” dei Tigertailz con le sonorità nord europee già citate. “We play it, you scream it” è una buona anthem song dotata di ottime soluzioni melodiche, mentre “Miss Pain” trova fortuna in un incredibile mix fra la partenza sparata alla “Live wire” ed i Riot del periodo Guy Speranza. “California White” è una ballata d’atmosfera nella quale la voce di Dave Lepard ricorda, nei tratti più alti e con le dovute proporzioni, quella di Sebastian Bach (Skid Row). Si presentano con un’immagine sleaze glam metal, ripescano a piene mani dai mostri hard rock nord europei e americani degli 80’s, sono vecchi e fuori moda. Tuttavia mettono in mostra un’ottima classe imperniata su di un songwriting derivativo ma azzeccato ed intelligente, supportato da un’ottima produzione. Questi ragazzi non scherzano affatto, dategli una possibilità!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.
Vote: 7,5